Pensioni Colf Badanti nessuna variazione contribuzione anno 2017

Per i collaboratori domestici, colf e badanti, l’anno in corso non prevede nessuna variazione riferita ai contributi da versare all’Inps, quindi garantita copertura pensionistica, maternità, disoccupazione, assegni al nucleo familiare  compreso assicurazione contro infortuni e malattie professionali; l’Inps con circolare 13/2017, ha aggiornato gli importi dovuti per coprire i contributi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017; la causa del mancato aumento è da ricercarsi nell’inflazione rimasta uguale all’anno 2016 in quanto molto parametri previdenziali sono rimasti invariati.

Un articolo scritto da Dario Canova su Pensioni Oggi spiega con chiarezza la normativa riasusmendola poi in una tabella del contributi 2017:

I contributi, com’è noto, sono calcolati in modo diverso rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti in quanto vengono determinati in misura convenzionale a seconda che il collaboratore familiare presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Se non supera le 24 ore, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione. Se l’orario, invece, è di almeno 25 ore settimanali, il contributo orario prescinde dalla retribuzione corrisposta ed è fisso per tutte le ore lavorate. Altra differenza rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti sta nel fatto che le aliquote di contribuzione sono inferiori: l’aliquota IVS di finanziamento della gestione è infatti pari allo 17,4275% della retribuzione contro il 33% della generalità degli altri assicurati. A tale aliquota va aggiunto il contributo Aspi (che è superiore per i datori che non sono soggetti al contributo CUAF, Cassa Unica Assegni Familiari) la tutela Inail e il Fondo per il TFR. Complessivamente l’aliquota su cui si versano i contributi è pari al 19,9675% della retribuzione convenzionale oraria come articolata nella tavola sottostante. Dal 2013, per i soli rapporti di lavoro a tempo determinato, è previsto un contributo addizionale di finanziamento dell’Aspi, a carico del datore di lavoro, nella misura del 1,40 per cento. 

La retribuzione presa a riferimento per determinare il contributo corrispondente comprende, oltre alla paga oraria concordata tra le parti, anche la tredicesima mensilità e l’eventuale indennità di vitto e alloggio, calcolate in misura oraria. Il contributo previdenziale – che garantisce copertura assicurativa per la pensione, la maternità, la disoccupazione, gli assegni al nucleo familiare, nonché l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali – è versato, oltre che per le ore di effettivo di lavoro, anche per quelle di assenza comunque retribuite (malattia, ferie, festività eccetera).

Il Versamento Trimestrale. Il versamento dei contributi è trimestrale e deve essere effettuato entro i primi 10 giorni del trimestre successivo a quello di riferimento. L’ultima scadenza utile per il pagamento dei contributi relativi al 1° trimestre (gennaio-marzo), sarà dunque il 10 aprile 2017. In caso di conclusione del rapporto di lavoro, la contribuzione va versata entro i dieci giorni successivi alla cessazione. Il pagamento si può effettuare tramite bollettino Mav, utilizzando il circuito “Reti Amiche” (tabaccherie, sportelli bancari di Unicredit) o sul sito dell’Inps.’

Come sempre si ringrazia Pensioni Oggi per le informazioni dettagliate che sempre ci riserva per condividerle con i nostri lettori..

Fonte: PensioniOggi

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